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San Sebastiano

Sebastiano, stimando la fedeltà a Cristo al di sopra di ogni onore civile o militare, fu radiato dai quadri dell’esercito e ucciso nella persecuzione di Diocleziano (c. 300). Sant' Ambrogio ci informa che Sebastiano era milanese di nascita; ma ben più numerose (e leggendarie) notizie possono essere dedotte dalla passione di san Sebastiano, frutto della devozione e della fantasia di Arnobio il Giovane, un monaco  del V secolo. Amico dell’imperatore,  Sebastiano sarebbe stato un cavaliere che si sarebbe valso delle sue amicizie per recare soccorso ai fratelli nella fede incarcerati e condotti al supplizio. Egli avrebbe fatto anche opera missionaria convertendo alla fede soldati e prigionieri. Lo stesso governatore di Roma, Cromazio, e suo figlio Tiburzio, convertiti da Sebastiano, avrebbero affrontato il martirio. Tanto zelo non poteva passare inosservato a corte, tanto che lo stesso imperatore Diocleziano fece comparire davanti a sé l’audace centurione. L’inizio fu patetico, poiché l’imperatore fece  appello alla vecchia familiarità: “ Io ti avevo aperto  le porte del mio  palazzo e spianato la strada per una promettente carriera e tu attentavi alla mia salute…”. Ma si passò ben presto alle minacce e infine alla condanna senza appello. Sempre secondo la leggenda aurea, San Sebastiano venne legato al tronco di un albero, in aperta campagna, e saettato da un manipolo di commilitoni. I carnefici credendolo morto lo abbandonarono sul posto; ma di notte i cristiani, fra cui Irene, vedova del martire Castulo, recatisi sul luogo del martirio per recuperare la salma di Sebastiano e darle degna sepoltura, si accorsero che era ancora vivo. Fu curato dalla nobile donna nel suo palazzo del Palatino ove miracolosamente riacquistò la salute. I cristiani allora lo pregarono di abbandonare Roma onde aver salva la vita; egli invece, mentre i due imperatori si recarono a compiere un rito al tempio di Ercole, volle affrontarli pubblicamente per proclamare solennemente la fede in Cristo. Dopo la prima sorpresa Diocleziano fece catturare Sebastiano che fu finito con la flagellazione nell'ippodromo del Palatino. Il suo corpo fu poi gettato in una cloaca perché i cristiani non lo recuperassero e lo venerassero. Però lo stesso santo apparve in visione alla matrona Lucina che eseguì quanto comandato e diede onorata sepoltura al martire nel cimitero in catacumbas.  Il suo sepolcro si trova a Roma nelle catacombe che da lui presero il nome. 

 

by ferant 2008 parrocchia di San Faustino:     tel: 0522 628932          e_mailparrocchiasanfaustino@virgilio.it