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La Pieve Romanica e i suoi tesori
 
La Chiesa di San Faustino nella costruzione originale
La Pieve prima del 1934 (anno in cui avvenne la costruzione della nuova sagrestia che doveva permettere lo sgombero dei locali di servizio ricavati nell'interno della chiesa sul fondo delle absidi) con le Cappelle costruite dopo il 1750, prima due poi quattro, sfondando i muri laterali
La Pieve di San Faustino nel 2008
LA FACCIATA VISTA LATERALE LE ABSIDI LE ABSIDI LE ABSIDI
Pianta della Pieve del 1989 DAL LATO SUD DAL LATO EST DAL CAMPO DI CALCIO
ABSIDI E TORRE DAL LATO EST IL TEMPIETTO SULLA FACCIATA

La Chiesa di San Faustino (il cui interno misura m. 24,35x11,95) ha pianta basilicale di stile romanico; è divisa in tre navate da due ordini di quattro pilastri. La navata maggiore è doppia delle minori e tutte e tre terminano a catino. Il soffitto è nell'originale forma a capriate.

La mole è in laterizio; in arenaria i basamenti, le riquadrature degli archi e delle porte. I fianchi del monumento, nella costruzione originale, portavano 11 lesene in arenaria, alternate con mattoni, nascenti dallo zoccolo; sopra di esse si appoggiava una teoria di archi pensili portanti la cornice sulla quale si attestavano le tegole del tetto. Archetti di minori dimensioni decoravano la sommità del muro della navata centrale; i fianchi terminavano verso le absidi e la facciata con pilastri rettangolari prevalentemente in pietra da taglio. La parte posteriore dell'edificio termina in tre catini, proporzionati alle navi, anch'essi decorati da lesene reggenti gli archi. Alcune mensole degli archi sono scolpite a motivi generici, altre riproducono in bassorilievo animali simbolici; il materiale è misto di pietra da taglio e di mattoni. L'interno era pure lavorato in mattoni a vista e a testa rotata; i pilastri a croce erano formati da quattro paraste aderenti a un nucleo centrale quadrangolare; le due verso la navata a faccia piana e le altre due, verso l'intradosso degli archi, a forma semicircolare e reggenti gli stessi archi per mezzo di capitelli cubici in stile romanico di primitiva semplicità; solo i capitelli delle colonne del presbiterio e dei due pilastri che seguono hanno bugne rudimentali negli angoli, tutti gli altri hanno forma squadrata, geometrica.

L'interno della Pieve con soffitto a capriate Pala attribuita al Garofalo Affresco duecentesco Tabernacolo in marmo

 Nel 1853 per desiderio del prevosto don Antonio Beltrami l'architetto Costa per ammodernare, avvolse le colonne con intonaco, modellando antiestetiche lesene. Nel 1934 don Cipriano Ferrari cercò di riportare la chiesa allo stile primitivo: l'interno, tutto in cotto, si svestì dell'intonaco; sparirono i cornicioni, rivestimenti e pareti; vennero recuperate le colonne in cotto coi capitelli in arenaria e fu ripristinato il soffitto a capriate nella navata centrale. Sopra l'altare al centro dell'abside, venne in luce un affresco di Vergine col Bambino coperto fino ad allora da un bellissimo quadro attribuito al Garofalo. Nel 1952 altra importante modifica: venne abbassato il pavimento di 35 cm. recuperando i plinti delle colonne fino ad allora nascosti. I lavori per riportare allo stato originale il resto delle navate laterali furono ripresi nel 1976 con don Lanfranco Lumetti. Con l'attuale parroco don Francesco Alberi nel 1994 si sono eseguiti lavori di conservazione alle decorazioni pittoriche sul fondo del protiro (raffigurante i Santi Faustino e Giovita) e i lacerti di affreschi sui fianche della Chiesa ed anche di consolidamento e di stuccatura a tutte le parti in arenaria della Chiesa stessa, che andavano via via sgretolandosi.

Cristo Redentore (donazione) di autore ignoto Donazione fatta nel 2005 da Renzo Ruozzi in memoria della moglie Ilde Nanetti Donazione fatta nel 2005 da Renzo Ruozzi in memoria della moglie Ilde Nanetti Madonna con Bambino in ceramica

 

IL CIMITERO
by ferant 2008 parrocchia di San Faustino:              e_mail: parrocchiasanfaustino@virgilio.it